Il centro prima infanzia offre ai genitori un appoggio e un aiuto all’educazione
e alla gestione dei propri figli permettendogli di mantenere l’attività lavorativa.

15 maggio 2012

Il massaggio infantile

Le origini
Il massaggio infantile unisce all'antico massaggio indiano elementi del moderno massaggio svedese, di yoga e di riflessologia plantare. La sintesi è opera, negli anni settanta, di Vimala McClure. Anche Frédéric Leboyer ne è un fautore. Per entrambi, il massaggio va praticato in un contesto di ascolto e di rispetto del bambino.


Come?
Innanzitutto bisogna procurarsi un olio specifico, spremuto a freddo, innocuo in caso di ingestione. Si spoglia completamente il bambino in un ambiente debitamente riscaldato e lo si stende, per cominciare supino, su una superficie comoda coperta da una tela cerata (se non ha ancora acquisito il controllo sfinterico) e da un asciugamano. Si versa una piccola quantità d'olio in un contenitore, per ungere anche in seguito le dita. Si tolgono gli anelli, se presenti. Si raccoglie l'olio con le mani e le si strofina per scaldarlo.
Se si seguono le raccomandazioni di Vimala McClure a questo punto è usuale "chiedere il permesso" di procedere al bambino. È per i piccolissimi un tacito consenso, che a volte revocano con una certa vivacità…
La sequenza classica che viene presentata dagli insegnanti Aimi comincia con il massaggio di piedi e gambe, uno fra i più amati dai bambini. Può accadere invece che alcuni massaggi, e più frequentemente quelli alla pancia o al viso, suscitino proteste. La sequenza, nei limiti del possibile, dev'essere completata, ma nulla vieta di indugiare a lungo nei massaggi preferiti, meno in quelli che infastidiscono, salvo smettere del tutto se l'insofferenza è troppo pronunciata.


Perché?
Favorisce il rilassamento, costituisce uno stimolo per la coscienza del proprio corpo raggiunta dal bambino, aiuta il regolare funzionamento dell'intestino, può giovare ai disturbi del sonno, può avere ottimi risultati nel mitigare il disagio dovuto alle coliche del neonato.
Il contatto pelle a pelle, i movimenti, gli sguardi, le voci, i profumi vanno al di là della meccanica esecuzione delle sequenze di massaggio. Raramente accade che un bambino non gradisca. In tal caso, tuttavia, sia nei corsi sia nei testi si consiglia di non forzarlo, di apprendere quel che serve ed eventualmente riprovare più avanti. Proprio perché il rapporto che si instaura è fondamentale, e deve offrire una cornice amorevole ai meri benefici fisici, il massaggio infantile si struttura non come un'imposizione bensì come una proposta, fatta al bambino da un adulto in sintonia con i suoi bisogni.


Da quando e fino a quando?
È possibile praticarlo sin dal primo mese di vita, se non vi sono problemi particolari.
Dopo i sei mesi il bambino ha un'interazione con la madre, una possibilità di movimento, un interesse verso lo spazio che lo circonda ben diversi rispetto a quelli di un neonato. Nonostante ciò, è ancora possibile modulare le tecniche del massaggio infantile adattandole all'età del piccolo con cui lo si pratica. Nella maggior parte dei casi, specie se ai movimenti si accompagnano il gioco, la musica e la comunicazione verbale, risulta comunque gradito ai bambini sotto l'anno.
.




23 aprile 2012

Attività fisica in gravidanza

Lo sport e un'adeguata attività fisica sono consigliabili fin dall'inizio della gravidanza. Un regolare esercizio fisico previene e riduce molti disturbi della gravidanza quali la stitichezza, il mal di schiena, la tendenza alla formazione delle vene varicose e contribuisce a migliorare lo stato d'animo della futura mamma, allontandando dalla sua mente le preoccupazioni e le ansie tipiche dei nove mesi di gestazione.

Fin dall'inizio della gravidanza è consigliabile che la donna esegua alcuni facili esercizi di ginnastica mirati a tenere in allenamento i muscoli dell'addome, delle gambe e della schiena, quelli cioè che, più di tutti gli altri, risultano notevolemente sollecitati dai cambiamenti fisici che la donna subisce durante la maternità.
Sono indicati anche esercizi di stretching, cioè allungamento muscolare che permettono di acquisire elasticità muscolare e assicurano una corretta circolazione del sangue.
Si rileva adatta anche la ginnastica in acqua perchè nell'elemento liquido la forza di gravità risulta inferiore: in tal modo la futura mamma si sente più leggera e può mantenersi in allenamento stancandosi di meno.

Sono sconsigliabili tutti quegli sport in cui esiste il pericolo di cadute o che richiedano capacità di equilibrio e di coordinamento oppure quelli in cui si sollecitano le articolazioni o anche in cui esista il pericolo di colpi all'addome.

Sono invece consigliabili il nuoto, l'uso regolare della cyclette e della bicicletta, il jogging ma anche attività che aiutano a mantenere il tono dei muscoli.
Per evitare un eccessivo affaticamento bisognerebbe essere sempre in grado, durante l'attività fisica, di conversare con facilità: se si rimane senza fiato significa che ci si sta sforzando troppo.

20 aprile 2012

LO SVILUPPO DEI BAMBINI E LA MUSICA

La musica svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo globale dell'individuo: essa agisce sugli stati d'animo più profondi e sulle emozioni, è nutrimento della mente e dello spirito, ma anche divertimento, gioco, stimolo per sviluppare le potenzialità espressive e creative della persona.
Quando la musica è presente nella vita quotidiana, si impara a cantare così come si impara a parlare. Un ambiente musicalmente stimolante, dove i genitori propongono al bambino di giocare con la voce e i suoni, rafforza il legame affettivo all'interno della famiglia ed è terreno favorevole nel quale si possono svilppare le esperienze musicali successive.
LA MUSICA NON DEVE ESSERE PRIVILEGIO DI POCHI, MA DIVENTARE PATRIMONIO DI TUTTI.

"...tutto è suono, null'altro che suono. Sono suoni gli astri, i loro pianeti e il loro contenuto. Gli elementi appartengono al suono come pure ciò che formano, dai corpi più semplici a quelli più complessi: il suono vegetale e quello animale. L'essere umano è suono, anche se non lo sa o lo ha dimenticato"

                                                                                                                                                                                         Alfred Tomatis


Durante la gravidanza
Nel corpo della madre si propagano tante sonorità da creare un vero e proprio concerto ritmico, avvolgente e vitale .Una volta venuto al mondo, il bambino è in grado di riconoscere le melodie ascoltate quando ancora si trovava nel grembo materno.
Innanzitutto il battito cardiaco che culla l'embrione, poi il flusso sanguigno, il suono della respirazione e dei movimenti del diaframma, il rumore delle articolazioni sono tutte fonti sonore che costituiscono una stimolazione per il feto.
Poi la voce materna che giunge all'embrione dall'interno stesso del corpo, primo generatore della relazione mamma- bambino.
Dal momento in cui la madre inzia ad avvertire i movimenti del bambino, il loro rapporto diventa più intenso e il suono arriva in modo più forte.
La madre diventa come uno strumento musicale per il suo bambino, offrendogli la sua energia e la sua carica e tra i due si crea un dialogo che rappresenta la base sonora della vita del piccolo.

0-3 mesi
Il bambino è sensibile agli stimoli sonori e musicali dell'ambiente e riconosce le voci più familiari, soprattutto quella materna

4-6 mesi
Il bambino mostra interesse per gli oggetti che emettono suoni e cerca di individuare da dove provengono.
Inoltre produce le prime lallazioni che ama ripetere soprattutto quando dialoga con un adulto e coglie le intenzioni espressive della voce altrui.

7-10 mesi
Il piccolo inizia a coordinare i propri gesti per accompagnare i suoni che sente e realizza i primi tentativi di canto.

10- 12 mesi
Il bambino riproduce e imita, sempre con maggior precisione, suoni semplici con i quali crea ritmi nuovi e particolari. Inizia a parlare nella lingua materna, differenziando il parlato dal canto e mostra preferenze rispetto alla musica che ascolta.


La musica è una ricchezza culturale che offrirà al bambino un'identità sociale e un senso di appartenenza e al tempo stesso una possibilità di avvicinamento ad altre culture.
Il mondo delle sonorità, infine, aiuta nello sviluppo di un carattere aperto, socievole e ben disposto all'ascolto degli altri.

11 aprile 2012

TARIFFE BIMBIalCENTRO



BIMBIalCENTRO offre un orario flessibile con la possibilità di scegliere tra uno o più giorni alla settimana fino anche a 3 o 4 ore alla volta.
Il centro per la prima infanzia è pensato soprattutto per i genitori che vogliono nuotare oppure allenarsi in palestra e non sanno a chi affidare il proprio bambino!
Vieni a trovarci per scoprire le nostre tariffe vantaggiose; se decidi di estendere il servizio a più giorni della settimana puoi godere di un prezzo agevolato. RICORDATI CHE IL PRIMO INCONTRO E' SEMPRE GRATUITO!!

TARIFFE:
singola permanenza fino a 2  ore: 10 EURO
singola permanenza fino a 4 ore: 16 EURO

1 SETTIMANA SINGOLA DA:
  • 2 giorni 18 EURO (permanenza fino a 2 ore) e 30 EURO (permanenza fino a 4 ore)
  • 3 giorni 27 EURO (permanenza fino a 2 ore) e 45 EURO (permanenza fino a 4 ore)
  • 4 giorni 32 EURO (permanenza fino a 2 ore) e 56 EURO (permanenza fino a 4 ore)
  • 5 giorni 40 EURO (permanenza fino a 2 ore) e 70 EURO (permanenza fino a 4 ore)
  • 6 giorni 45 EURO (permanenza fino a 2 ore) e 84 EURO (permanenza fino a 4 ore)


Ecco la saletta che mettiamo a disposizione dei vostri piccoli; uno spazio accogliente e vivace dove poter svolgere attività che si avvicinano alle esigenze dei bambini.
Infatti l'organizzazione di un servizio educativo per la prima infanzia deve tenere in conto di alcuni aspetti fondamentali legati al modo in cui i piccoli vivono e si muovono quotidianamente nello spazio.
L'ambiente educativo sostiene il progetto stesso e per questo è importante pensare l'organizzazione degli arredi per offrire al bambino stimoli differenti ed esperienze individuali e di gruppo.

La nostra saletta è pensata "a misura di bambino" e permette ai piccoli di sentirsi a proprio agio, stimolando la relazione e la comunicazione.

Vieni a trovarci presso BIMBIalCENTRO: IL PRIMO INCONTRO E' SEMPRE GRATUITO!
Per maggiori informazioni scrivici a bimbi.centro@gmail.com o chiama il numero 0341.579189.

1 aprile 2012

Bambini e acqua

Corsi di acquaticità

Per i bambini più piccoli, anche fino a sei anni, non si parla di corsi di nuoto ma di "acquaticità". I corsi rivolti ai bambini sotto i tre anni prevedono che il bambino sia accompagnato in acqua da un genitore.
Lo scopo non é, ovviamente, quello di imparare a nuotare, ma bensì di coltivare la naturale familiarità con l'ambiente acquatico. Le attività svolte rafforzano il legame col genitore e divertono il bambino. L'attività fisica favorisce, inoltre, il sonno e l'appetito.
Nelle piscine adeguatamente attrezzate é possibile iniziare a tre mesi: a quest'età la temperatura dell'acqua non deve essere inferiore ai 33 gradi a causa delle ridotte capacità termoregolatorie del neonato. Dopo i sei mesi, il bambino tollera temperature leggermente inferiori (31-32 gradi).
La piscina deve essere dotata di vasche apposite per l'acquaticità, di solito colorate e piene di giochi.
Poichè non é scontato che il bambino apprezzi da subito l'esperienza, é necessario non forzarlo e consentirgli di avvicinarsi all'acqua gradualmente e dolcemente. à importante, inoltre, fare attenzione ai segnali di sofferenza termica (come le labbra violacee) e di stanchezza, per interrompere prima che si innervosisca.
Ricordare, inoltre, che é vero che la piscina può aiutare a liberare il naso dal muco, ma il bambino raffreddato respira peggio e puà avere difficoltà a svolgere attività anche già svolte in precedenza.


Corsi di nuoto per bambini

I corsi di nuoto veri e propri, in cui bambini entrano in acqua con la sorveglianza dell'istruttore, iniziano dai tre anni.
Attenzione, però, all'aspetto ludico, che a questa età é ancora molto importante. Secondo gli esperti, i bambini non dovrebbero iniziare l'attività sportiva fino a 5-6 anni, poichè sotto quest'età predomina un tipo di intelligenza che richiede l'esperienza diretta dei sensi per apprendere e il bimbo non é pronto a seguire le istruzioni di un istruttore. Inoltre, fisicamente non é ancora in grado di svolgere sforzi intensi e prolungati. Fino all'incirca ai 5-6 anni, insomma é giusto che il bambino si dedichi a attività ludiche e che sia libero di fermarsi quando vuole e di esplorare a modo suo.
Il nuoto, inoltre, per quanto benefico, rischia di risultare noioso: il susseguirsi sempre uguale delle vasche potrebbe stufare ben presto il bambino.
Le gare agonistiche iniziano dagli otto anni ma é inutile avere fretta: le cifre parlano chiaro. Nella grande maggioranza dei casi, a prestazioni valide nei campionati giovanili non corrisponde una carriera sportiva successiva altrettanto brillante, anche a causa dell'elevato tasso di abbandono.
E' importante scegliere, dunque, una piscina in cui ai bambini non sia richiesto un impegno fisico eccessivo e dove siano rispettino i loro tempi naturali, lasciando ampio spazio al gioco almeno fino ai sei anni.

30 marzo 2012

BIMBIalCENTRO 2012

BIMBIalCENTRO ti aspetta con le novità 2012!

Il servizio proposto dal centro Stendhal di Oggiono è sempre vicino alle esigenze dei genitori lavoratori che hanno bisogno di un appoggio e di un'aiuto all'educazione dei propri figli.
Presso BIMBIalCENTRO le educatrici si scambiano impressioni e valutazioni al fine di rispondere alle esigenze specifiche dei piccoli da 0 a 3 anni.

I nostri obiettivi principali sono: favorire la socializzazione del bambino garantendo un confronto guidato con altri bambini di età omogenea ed eterogena e permettere al piccolo di acquisire una prima forma di autonomia e coscienza di sè.
Queste finalità sono attuate all'interno di un progetto educativo che permette al bimbo uno sviluppo armonioso e consapevole nei suoi primi 36 mesi di vita.

Il progetto educativo  è uno strumento di lavoro che rende l'azione educativa più mirata, continuativa ed efficace, perchè rispondente ai bisogni reali. Esso nasce da comuni scelte di fondo e si esprime concretamente nei programmi.

Le nostre educatrici. Giada e Valeria ,accompagneranno i piccoli alla scoperta di giochi, suoni e colori, favorendo così un primo sviluppo motorio armonioso ed anche un'interazione con gli altri bimbi piccoli

Giada Redaelli, 23 anni, di Oggiono, è entrata da poco a far parte del Team BIMBIalCENTRO.
Laureata in Scienze dell'Educazione pressso l'Università Bicocca di Milano con una tesi sulla conquista dell'autonomia del bambino nel mondo dei suoni, da sempre lavora a contatto con il mondo dei più piccoli.
Giada ama molto i bambini: ha svolto un tirocinio formativo di 200 ore presso un asilo comunale della Provicnia di Lecco e durante il percorso di studi ha voluto approfondire alcuni temi, quali la psicomotricità infantile e la simbolica del gioco.
Sono entrata a far parte del mondo BIMBIalCENTRO da poco ma ho già tante idee in mente per i nostri piccoli! Grazie al mio percorso formativo ho avuto la possibilità di apprendere i vari significati che il gioco può assumere per un bambino di età da 0 ai 3 anni.
Durante questo periodo di crescita il piccolo impara a diventare autonomo e inizia a compiere i primi passi verso la conquista della socializzazione e della coscienza di sé.
Il gioco può essere uno strumento utile per raggiungere queste finalità perchè aiuta a stimolare le percezioni del bambino inserendolo in un contesto sociale ampio. E' quindi necessario differenziare le attività proposte ai bambini in base alla loro fascia d'età in modo tale che si possa andare incontro alle loro specifiche esigenze.  
Ti ricordiamo che il servizio BIMBIalCENTRO rimarrà attivo anche durante il periodo estivo.
Serviranno solo alcune cose indispensabili:
- un paio di calzine antiscivolo per giocare con comodità;
- un pannolino e un cambio per la pulizia quotidiana (un asciugamano,un body, un pantaloncino e una maglietta);
- gli oggetti che sai già essere indispensabili per la loro tranquillità (biberon, ciuccio..)



Vieni a conoscere Giada : ti aspetta a BIMBIalCENTRO presso il centro Stendhal tutti i giorni, dalle 9:00 alle 18:00. Il primo incontro è sempre GRATUITO, scrivici a bimbi.centro@gmail.com o chiama il numero 0341.579189.